PREMESSA
L’insegnamento della religione cattolica è parte fondamentale dello sviluppo integrale della personalità del bambino. Essa non si sovrappone al resto dell’attività scolastica ma è interagente ed integrata con quest’ultima in quanto si inserisce pienamente nella programmazione didattica.
FINALITA’
La narrazione della vita di Gesù può essere un valido supporto per orientare i bambini a comprenderne il messaggio e metterlo in pratica nella vita di tutti i giorni. Attraverso l’utilizzo di brevi racconti come le parabole si intende illustrare in modo semplice concetti altrimenti complessi, favorendone un’immediata comprensione.
OBIETTIVI
Secondo il DPR 11 Febbraio 2010 gli obiettivi di apprendimento dell’insegnamento della religione cattolica per la scuola dell’infanzia sono:
Il sé e l’altro
Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento
Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
Linguaggi, creatività, espressione
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere,canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano,ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà,abitandola con fiducia e speranza.
METODOLOGIA
La lettura di parabole e passi del Vangelo costituisce il punto di partenza di un più ampio itinerario educativo che parte dalla proposta di attività semplici, in grado di attirare l’attenzione del bambino, fino ad arrivare alla comprensione di un significato più profondo (cosa vuole dirci la parabola?).
Gesù parlava con parole semplici. Gli piaceva soprattutto raccontare delle storie, ma i suoi racconti avevano uno scopo molto importante: insegnare a scegliere il bene e a rifiutare il male.
Partendo dal presupposto che i bambini apprezzino l’ascolto delle parabole, in quanto ricche di personaggi vicini alla loro esperienza (un padre, due fratelli, un pastore, un seminatore,..) e di oggetti di uso comune (le monete, la sabbia, i semi,..), raccontiamo loro le parabole più conosciute (la pecorella smarrita, il buon samaritano, il seminatore, il padre misericordioso,..).
Le attività proposte, tenendo in considerazione le diverse fasce d’età e gli spunti offerti dai bambini, saranno:
- Lettura dei passi del Vangelo e successiva conversazione
- Memorizzazione attraverso attività quali: drammatizzazione, rielaborazione, lettura delle immagini, elaborazione grafica, attività di gruppo, giochi strutturati,…
- Trasposizione del racconto nella vita quotidiana
- Insegnamento tratto
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Ascoltare e conoscere le parabole più note raccontate da Gesù
- Comprenderne il significato
- Favorire la riflessione sul proprio agire
- Cogliere il messaggio d’amore di Dio per gli uomini
- Percepire che l’amore si esprime attraverso la generosità, la gratuità, il perdono
- Individuare il parallelismo tra brano biblico e la propria esperienza
- Conoscere e approfondire le principali feste cristiane
- Saper riconoscere simboli religiosi della tradizione cristiana
- Conoscere ed essere in grado di recitare preghiere
- Esprimere ringraziamenti sinceri verso il Signore